epispadia

Cos’è?
È una malformazione congenita dei genitali esterni e del basso apparato urinario dovuto ad un incompleto sviluppo parete superiore dell’uretra che risulta pertanto esposta. Di conseguenza nel maschio il meato dell’uretra sbocca sulla faccia dorsale del pene, in un punto qualunque tra il glande e la parete addominale anteriore. Il pene è di buone dimensioni, ma corto e incurvato verso l’addome; nella femmina il clitoride è diviso in due metà, in mezzo alle quali si trova il meato urinario aperto. In genere, vagina ed organi genitali interni sono normali. Nelle forme più gravi si associa ad una estrofia vescicale (vedi estrofia vescicale). L’epispadia maschile e femminile può presentarsi in diverse forme cliniche classificabili in base alla localizzazione del meato uretrale.
Quanto è frequente?
Compare in circa 1 neonato su 50.000. E’ più frequente nei maschi che nelle femmine (rapporto maschio:femmina è 5:1).
Clinica
L’incontinenza urinaria e le alterazioni evidenti dei genitali esterni sono i sintomi pricipali.
Diagnosi
La clinica alla nascita è diagnostica. A completamento una ecografia renale, una cistouretrografia minzionale (CUM) ed una radiografia del rachide sono esgeuite per escludere possibili anomalie associate.
Terapia
Al fine di ridurre al minimo l’impatto psicologico, l’età più adeguata per la riparazione coincide con il primo o secondo anno di vita. L’intervento consiste nell’uretroplastica (ricostruzione dell’uretra), tentando di assicurare la continenza, e ricostruzione dei genitali esterni, per permettergli una vita sessuale normale e ridurre al minimo l’impatto estetico.